villa con biopiscina
Built | Landscape | pubblicato il 7 marzo 2013
Il progetto qui rappresentato costituisce un intervento di restyling del giardino di una villa affacciata sul suggestivo parco di Veio.
La soluzione adottata risolve le funzioni proprie dell’ingresso alla villa (parcheggio ,accessi ,camminamenti) affidandole al disegno di una sequenza di nastri ,con giaciture e quote diverse, fra loro connessi a creare percorsi ”circolari”;ciascuno di questi nastri è caratterizzato dall’ impiego di materiali naturali ed al contempo tradizionali (tufo , legno, acqua , erba) riattualizzati con linee moderne a seconda dell’uso e della funzione dedicata.
L’elemento centrale dell’intervento è costituito dallo specchio d’acqua su cui aggetta il prato di dicondra.
L’elemento acqua è a sua volta impreziosito dall’effetto di vibrazione musicale e visivo generato dallo stillare delle gocce d’acqua che, come una sorgente, sembrano sgorgare dal prato stesso.
La scelta di inserire un bio lago scaturisce da una doppia esigenza : da un lato la necessità di introdurre un componente che avesse una funzione mitigatrice del microclima-giardino; dall’altro la voglia di inserire un elemento naturalistico ,utilizzato anche come piscina, un “giardino d’acqua” in cui si ricrea un miniecosistema vivo e pulsante che aggiunge valore ad un design rigoroso ed elegante.
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La bio vasca rappresenta l’evoluzione in chiave ecologica ed ornamentale della piscina e della fontana tradizionale.
A differenza della piscina classica, la cui manutenzione comporta l’utilizzo intensivo di sostanze chimiche necessarie alla pulizia e sterilizzazione dell’acqua, il bio lago utilizza l’apporto di piante acquatiche e microorganismi che purificano ed ossigenano il bacino, generando così un microabitat autosufficiente.
La sua efficacia è ancora più apprezzabile dal punto di vista della sostenibilità : sia per il consumo ridotto di acqua,mette in ricircolo sempre la stessa quantità,sia per il consumo energetico essendo la stessa processata da una pompa a ricircolo a basso wattaggio.
Gli elementi che compongono la piscina naturale sono la vasca di balneazione (il laghetto) nella quale galleggiano le ninfee, e la camera di rigenerazione (il filtro) comunicante con la prima e all’interno della quale sono sistemate le piante acquatiche necessarie alla fitodepurazione ( iris, papiri e ninfee) e la pompa collegata al tubo drenante, immerse entrambe nello strato di lapillo di filtraggio.
Dalla zona di balneazione l’acqua viene risucchiata dalla pompa verso la camera di rigenerazione dove attraversa prima gli inerti per un primo filtraggio e quindi il tubo drenante. Una volta depurata l’acqua viene reimmessa, pulita e limpida, nella vasca di balneazione, chiudendo così il ciclo. L’immissione dell’acqua rigenerata dalla pompa è realizzata attraverso due linee: una principale che spinge attraverso una corrente d’acqua le impurità verso la zona filtro, ed una prettamente scenografica per l’effetto di gocciolamento.
Il livello dell’acqua viene mantenuto costante da uno skimmer per la parte in esubero , e da un elettro valvola controllata da una sonda di livello che immette acqua corrente quando il disavanzo dovuto all’evaporazione scende sotto una determinata tolleranza.
L’interno dell’invaso è rivestito da guaina impermeabile stesa a pennello su tessuto armante posato su un fondo di cemento osmotico, mentre il bordo a sfioro è stato realizzato con un profilo a T metallico.
La sensazione finale che si ha, è quella di essere immersi in un piccolo ecosistema fatto di pesci, crostacei, piante, un insieme vivo che vibra sotto e sopra il pelo dell’acqua e su cui fluttuano i fiori di loto come caravelle spinte dal vento e dal movimento dell’acqua.
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